Accanto al NIC l'Istituto Nazionale di Statistica rileva le variazioni anche del cosiddetto FOI ossia dell' indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati: rispetto al mese di febbraio l'incremento è stato pari allo 0,2% mentre rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente dell'1,5%
.

I servizi di comunicazione sia a livello congiunturale che tendenziale mostrano una leggera flessione, ma vedremo più in basso che i servizi postali si son comportati ben diversamente...
Le province con l'accelerazione nella crescita dei prezzi tendenziale più consistente sono: AOSTA (+2,9%), TRIESTE (+2,5%), NAPOLI (+2,3%) e CAGLIARI (+2,0%) mentre BARI (+0,4%), POTENZA (+0,7%) e BOLOGNA (+0,9%) sono quelle sotto la media nazionale.
Le 2 tabelle ci segnalano dunque che sono proprio i servizi essenziali del trasporto ferroviario e di quelli postali ad aver conosciuto incrementi a due cifre.
Infine un'altra bella notizia per le famiglie italiane con bimbi piccoli: dal marzo 2009 al marzo 2010 i vostri bilanci hanno risentito di un incremento nel tasso di crescita dei prezzi pari al 4,2% se per andare a lavorare entrambi siete stati costretti ad iscrivere i vostri figli alle scuole per l'infanzia.
Concludendo possiamo dire che chi viaggia, studia, lavora spostandosi in treno o macchina ed è costretto ad iscrivere i propri pargoli agli asili nido e tra una cosa e l'altra deve spedire lettere e raccomandate, in un anno ha visto il proprio portafogli alleggerirsi "pesantemente", dal momento che sempre l'ISTAT afferma che le famiglie italiane che varcano la soglia della povertà sono sempre più.
Capiamo bene come sia neccessario perciò riformare dapprima la giustizia e dopo l'ingiustizia sociale, oppure come sia improrogabile l'elezione diretta del Capo dello Stato da parte dei cittadini che sono disposti ad essere più poveri materialmente ma parte di una "moderna democrazia" al pari di quelle che prendiamo a modello ma per le riforme che interessano pochi... anzi qualcuno... anzi...
Cordialità


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