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martedì 20 aprile 2010

Degrado a Bologna: l'appello dell'ASCOM

Continua la lotta dell'Associazione nel tentativo di invertire la tendenza al degrado. Via Caduti di Cefalonia, via Fossalta, via Altabella e via Oberdan sono solo alcuni angoli da cui si leva l'urlo dei commercianti per una città più "vivibile" e "sicura". Stesso discorso vale per via Rizzoli, con la disperazione di residenti, negozianti e professionisti, uniti nella difesa del decoro della zona. Da più parti c'è il sospetto che in queste zone stia prendendo piede il fenomeno della prostituzione "casalinga", alimentata da mendicanti rumene che frequentano sempre più questi luoghi, senza contare i piccoli rifugi per tossicodipendenti più volte segnalati alle forze dell'ordine il cui presidio spesso ha trascurato alcune ore della giornata, concentrando la sua presenza in altre.
Per quanto riguarda il famigerato fenomeno della diffusione dell'alcool, l'Associazione chiede che l'ordinanza sulla vendita di bevande alcoliche in Piazza Verdi venga esteso anche in altre zone. Il problema fondamentale è la concentrazione di locali e pub, sintomo di una programmazione irrazionale che ha trascurato le rispercussioni sociali, privilegiando soltanto la logica di "profitto" dei titolari delle attività a scapito degli altri commercianti e dei residenti.
La speranza è che il piano antidegrado coordinato dal commissario Cancellieri, in partenza in via sperimentale dal Quadrilatero, cominci a diffondere la cultura del decoro, della civile convivenza e del rispetto del prossimo in modo da dar vita a quel circolo virtuoso che inverta l'intollerabile trend di degrado.

Cordialità

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