Motori ricerca

mercoledì 28 aprile 2010

Quando si giocava per essere felici

Il gioco è l'attività ludica nata per ritemprare l'organismo umano dopo una giornata di lavoro. Una volta era un modo per riunirsi e divertirsi, oggi le cose sono cambiate e non parlo dello sport agonistico oramai preda del business e dell'immagine.
Oggi abbondano sia online che presso specifici concessionari una miriade di concorsi a premi, la cosiddetta impresa dell'entertainment che a fronte di una quota promette premi da capogiro. In un momento così delicato per gli equilibri economici e soprattutto sociali possiamo immaginare come cresca la disponibilità a puntare sempre più per aumentare le nostre chances ignari che siamo di fronte a giochi lontani mille miglia dall'essere equi. Il famigerato marketing ne studia una al secondo, ed eccoti la trovata per sfruttare il progresso della disoccupazione: Win for life: nell'attesa del miraggio di un'occupazione stabile si può sperare di vincere fino a € 4.000 al mese per 20 anni più un premio aggiuntivo immediato. Capite bene la trovata di questi maghi degli affari, si cerca di alimentare un desiderio che una volta era realtà, quello di percepire una somma costante e mensile... La pubblicità solitamente riprende volti sorridenti, ebbene, non saranno i nostri volti dopo qualche tempo.
E mentre continuiamo a giocare iperterriti con la speranza di trovare la formula magica del guadagno senza sforzo, la Grecia in primis, ma anche Portogallo, la Spagna e l'Italia rischiano di non riuscire a far fronte ai debiti accumulati nel tempo. Per la Grecia la situazione è drammatica visto che i mercati non hanno più fiducia nella sua capacità di far fronte agli impegni assunti e il rischio paese è apprezzato dai mercati con tassi vicini alle 2 cifre.
Intanto giochiamo, così non avremo il tempo di conoscere, sapere, informarci e dare ancora una'altra possibilità agli avvoltoi di avventarsi su prede barcollanti e tracotanti.
Quanto durerà ancora tutto questo senza che il mondo giunga al capolinea? potrebbe essere un'evento su cui scommettere no? chissà le quote dei bookmakers.

Cordialità

Nessun commento:

Posta un commento