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martedì 27 aprile 2010

Le Iene a caccia di capre!

Sappiamo rispondere correttamente alle domande che Sabrina Nobile poneva ai politici che giustamente Beppe Grillo definisce nostri dipendenti?. Se mi permettessi io di riferire al mio datore di lavoro simili idiozie sarei messo alla porta a pedate. I quiz "scherzosamente seri e patetici" dimostrano che il fatto di strapagare i "nostri rappresentanti" ha reso la politica un posto ambito non da chi ha le capacità idonee a gestire "il bene comune" ma dai furbetti interessati solamente ai benefit che un simile status dà. Come lumache compaiono durante le campagne elettorali con volti provati, carezze per tutti, promesse, miracoli, doni e cotillon. Occupano spazi televisivi col solo obiettivo di "distruggere" l'immagine dell'avversario e di appiattire il dibattito per "seppelire i problemi". I nostri volti addormentati si risvegliano solo coi reality che a dispetto del nome sono solo trampolini di "rilancio" per i vecchi o di lancio per gli aspiranti volti ammiccanti o culetti ondeggianti.
L'ipocrisia di un presidente della camera che ad un tratto ha scoperto che il presidente del consiglio possedendo una grande fetta dei mezzi di comunicazione riesce a virare la barca del consenso, delle opinioni e della sensibilità di noi misere capre (Sgarbi, ci sei anche tu nella mandria, con me e loro)come vuole, al solo scopo di "restare nella storia di coloro che l'hanno fatta franca con l'arte della menzogna".
Possedere tv è come avere una trivallatrice per aprirsi un varco clandestino nelle case di tutti noi; la maledetta scatola cogliendoci "sereni in pigiama" riesce a farci credere che tutto quello che mostra e dice è verità inoppugnabile. La TV ha anche il potere inverso, ovvero "assolvere per assenza" coloro che hanno fatto delle malefatte, tipo scalate bancarie, notti brave a spese nostre e alla faccia di chi fatica ad arrivare alla seconda settimana: basta un anno, massimo due di lontananza ed è redenzione. Magari si studia a tavolino con esperti di marketing e comunicazione la migliore via per un nuovo ingresso in pompa magna, con un'intervista senza contendenti e domande mirate a cogliere la sensibilità dei telespettatori che ancora una volta prendono per vero tutto quello che viene detto e mostrato. La realtà che ci "somministrano" è finzione, costruzione. I messaggi che inviano hanno come obiettivo l'omologazione di tutto e tutti per rendere più agevole l'azione manipolativa delle coscienze.

Cordialità

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