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giovedì 22 aprile 2010

CARTE DI CREDITO REVOLVING: DRAGHI AZIONA IL DETONATORE

Le carte di credito revolving sono strumenti di pagamento che prevedono una linea di fido rimborsabile a rate periodiche. Gli interessi previsti sono elevati e quelli di mora sono spesso calcolati sul debito residuo totale anziché sulla rata impagata. Il governatore di Bankitalia Draghi è intervenuto per arginare un fenomeno le cui conseguenze sono spesso oggetto di dibattiti catastrofisti.
I primi destinatari di provvedimenti da parte della Banca Centrale sono stati American Express e Diners ma la linea dura è destinata ad interessare tutti gli operatori del settore.

I comportamenti guida tracciati dalla Banca d'Italia sono sostanzialmente 5:
1) La normativa civilistica ed antiusura va rispettata scrupolosamente, ragion per cui gli interessi di mora andranno detrerminati sulla rata impagata e non sull'intero debito residuo
2) Massima chiarezza e trasparenza nell'informativa alla clientela sulle caratteristiche e sui costi di questi strumenti. La maggior parte degli intermediari si limita, nella migliore delle ipotesia, a consegnare il foglio informativo e/o il documento di sintesi, che spesso sono redatti con un linguaggio non adatto a chi ha poca o nessuna esperienza finanziaria: i format nel tempo si sono standardizzati ma spesso non conciliano un'attenta lettura ed una piena presa di coscienza del prodotto che si va a sottoscrivere. L'attività commerciale e le pressioni dei budget rappresentano la priorità degli intermediari e spesso la trasparenza viene vista come il nemico per chi deve "fare i numeri". Nel caso delle carte di credito revolving le sorprese ovviamente arrivano nel momento dell'addebito della rata quando anche chi non "mastica" finanza si accorge degli elevati costi abbinati al prodotto sottoscritto.
3) Non si dovranno più inviare carte di credito non esplicitamente richieste dal cliente. E' questa una prassi oramai diffusa di commercializzazione di questi prodotti. Le carte spesso vengono recapitate già attive con tutti i rischi del caso.
4) Dovranno essere adottatti comportamenti chiari e trasparenti nel collocamento di polizze assicurative collegate alle carte. Queste polizze solitamente coprono il rischio di insolvenza del debitore a causa di invalidità temporanea o permanente o per perdita di impiego. Nella prassi commerciale gli intermediari retrocedono una grossa fetta del premio dalle compagnie assicurative, ragion per cui i clienti spesso non sanno di averla sottoscritta o che comunque rappresenta un'opzione facoltativa ed onerosa . La logica dei budget e del cross selling che guida il collocamento di questi strumenti come di qualsiasi altro prodotto transazionale o finanziario porta quasi sempre a sacrificare la trasparenza e la correttezza nei confronti della clientela
5) Solo gli intermediari abilitati potranno promuovere e collocare questo tipo di prodotti, e non anche fornitori di beni e servizi. A molti sarà capitato, in occasione dell'acquisto di un bene soprattutto nella Grande Distribuzione Organizzata, di vedersi proporre prestiti finalizzati o carte di credito revolving. Il paradosso della diffusione della finanza, soprattutto nel mondo retail e consumer , è che i beni di consumo, soprattutto durevoli, diventano il veicolo ideale per collocare prestiti finalizzati e carte di credito revolving che spesso rappresentano il ricavo principale di una vendita.

Cordialità

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